Come al solito siamo io ed il mio amico Alberto i protagonisti dell'ennesima trasferta in terra Corsa.
Il mercoledi' mi squilla il cellulare: ”Marco, cerca un posto sulla nave che si va!!!”, ed io mi attivo subito trovando una partenza il venerdi' mattina da Livorno per Bastia...si parte per una nuova avventura!!!
Nei giorni precedenti avevo visionato un video spagnolo di un amico di Shane Shacaluga...Alberto Rodriguez Huelva!
L'unica definizione fu: “Impressionante!!!”, una sequenza di catture da paura, cernioni, oratone, boccadoro ed infine branzinoni e dentici...grossi come cagnolini, larghi come un dizionario!
Avevo portato i video sulla nave e durante il viaggio i pensieri si perdevano in quella moltitudine di prede salpate con facilità e nello stesso tempo si portavano in quei luoghi conosciuti della zona di Calvi immaginando, sperando di trovarvi la stessa abbondanza.
Ma siamo in inverno e la speranza era di catturare qualche spigola, cosa poi sfumata a causa del mare praticamente piatto per i quattro giorni della nostra permanenza...
Arriviamo nelle prime ore del pomeriggio e ci buttiamo in acqua subito per vedere cosa gira...io mi dirigo verso destra ed ilmio amico dalla parte opposta.
La mia scelta è azzeccata e la prima cattura stava per arrivare sotto forma di una bella orata sui due chili che pensavo gia a cavetto ma che mi ha fregato dopo un lungo agguato intorno agli otto metri trovando uno scoglio passante da dove si è poi dileguata!
Pazienza...siamo in uno dei paradisi della pesca in apnea...i pesci ci sono, l'importante ora è catturarli!!!
Il secondo giorno ci vede impegnati a battere una serie di punte con varie franate e massoni che si prestano a varie tecniche di pesca: cerchiamo insistentemente le corvine che risultano assenti credo anche per la temperatura dell'acqua freddina...13 gradi!
Comunque all'ennesimo tuffo, dopo avere doppiato un capo, alla fine di un canalone che si apriva sul fondo, dopo avere effettuato un aspetto metto a fuoco la sagoma di un pesce rasente il fondo a cui non faccio molto caso: “La solita cernia...peccato siano vietate!”: Si muove piano verso un massone, la vedo di fronte e quando si gira: “Porcaputt.....è un denticione!!!”.
Ma cosa faceva rasente il fondo quella bestia con una colorazione dorsale cosi scura da essere scambiato per una cernia?
Cerco di andargli incontro ma appena si infila dietro il massone un gruppo di saraghi fugge facendo scodare il pescione stimato intorno ai cinque sei chili!!!
Peccato...ma non mi perdo d'animo e dopo un paio di discese ancora mi si para davanti uno spettacolo degno dei mesi estivi: affacciandomi verso il largo da un massone poggiato sui quindici metri un branco composto da una ventina di
esemplari di cui i piu piccoli sui due chili e i piu grossi sui cinque sei forma un carosello degno delle migliori giornate di fine giugno!!!
Sono tranquilli ma non vengono...tento ancora un paio di discese sempre con avvistamenti ma nulla non hanno l'intenzione di venire a tiro!
La giornata si concluderà con la cattura di qualche sarago e l'avvistamento di un'oratella.
I miei pensieri ormai sono in un'unica direzione...dentici!!!
Altro giorno, altra speranza e qui si compie il fatto! Oggi ci dedichiamo ad un'ampia baia con fondali di massoni e cadute che muoiono sulla sabbia sui quindici-sedici metri ed è proprio qui che al secondo tuffo rischio di catturare un dentice sui tre chili in caduta alla profondità bestiale di dodici metri!!!
Sto cadendo a foglia morta sui due esemplari che non avevo assolutamente notato dalla superficie vista la torbidità dellacqua, ma quando sono quasi a tiro scattano allungando le posizioni, allora punto nuovamente verso il fondo e mi apposto all'aspetto: saranno una trentina di pesci ma oramai mi hanno visto e
sentito...l'epilogo sarà lo stesso di ieri con i pesci avvistati e basta!!!
Tento un'ultima carta: vado a controllare una parete che cade a picco sui diciassette-diciotto metri proprio a ridosso di una punta dove negli anni passati gli avvistamenti e le catture non sono mancate.
Avvisto un saragone che metto subito a cavetto e noto che il pesce c'è anche per il fatto che si è alzato un grecalino che muove il mare.
Davanti a me la parete forma una sporgenza intorno agli otto metri che prosegue in un canalone in ombra.
La tattica con i canaloni è sempre la stessa: arrivare a percorrerli stando coperti alla vista ed ai sensi dei pinnuti fino ad un punto dove l'osservazione del fondo sia possibile rimanendo celati.
Ed è in questo momento che guardando la parete davanti a me noto una murena che nuota rasente alla stessa ma senza quasi muoversi...verso il mare aperto un piccolo barracuda ed un gruppetto di saraghi completano il quadro...
Ed è come un fantasma che dal fondo appare un denticione che si dirige subito verso la murena come quasi a volerci giocare insieme!
Io sono a circa una decina di metri dalla scena e non so cosa fare: provo un richiamo ma l'animale non mi sente e si dirige verso il fondo...
Decido di indietreggiare e di risalire sapendo che il piu delle volte il pesce ti sente e si allontana definitivamente.
Mi ventilo con calma e riprovo: stessa tattica con aspetto finale alla fine del canale...guardo in parete e niente...guardo in basso e verso il largo...niente!!!
Allora decido di fare qualche metro in orizzontale scrutando la parete anche verso l'alto ma nulla...ed è qui che rivolgendo lo sguardo verso il basso lo vedo: il maledetto era praticamente sul fondo attaccato alla parete che stava ancora giocando con la murena!!!
Il cervello smette di elaborare: adesso è entrato in gioco l'istinto del predatore che ti fa compiere gesti assolutamente precisi e calibrati per arrivare alla cattura senza doverli pensare!
Eseguo una caduta di sette otto metri senza praticamente compensare ed arrivato a tiro faccio partire l'asta che centra la bestia in testa all'altezza delle pinne caudali!!! Preso!!!
Risalgo in tutta fretta perchè è stata un'apnea tirata e lui si porta via una decina di metri di sagola...gira in tondo e non so se l'aletta potra tenere...
Arrivato in superficie mollo il fucile e comincio a lavorarlo con le mani...devo dire che viene su bene, quasi da solo, ma ho paura che si stacchi, una maledetta paura!
Quando arriva la reazione è debole, vedo che l'asta non è passata e qui mi vengono i sudori freddi...lo agguanto abbracciandolo e quando finalmente riesco a mettergli le mani nelle branchie spingo a fondo l'asta facendola passare...ora sei mio!!!
La tensione si stempera e lascia spazio all'adrenalina
che come ogni volta mi fa urlare di gioia ed alzare il pesce al cielo!!!
Praticamente ho preso un dentice di 7,8 chili con un'azione di caccia che potrei definire agguato dinamico con caduta finale alla profondita di 13,7 metri ed un'apnea di 1,37' grazie anche all'aiuto di una simpatica murena!!!